Tratto da: 

 BREVE CENNO SULLA 
 RICCHEZZA MINERALE DELLA TOSCANA 


 di Leopoldo Pilla 
 Prof. di Geologia nell'I.R. Università di Pisa. 
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 -= Pisa 1845 =-


Breve biografia su Leopoldo Pilla.
Altri documenti sul pozzo Toscano (stratigrafia e carta topografica).
Prime osservazioni geotermiche in Toscana ( H. Couquand )
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CAVE DI MONTE MASSI


Sono dolente di non aver potuto questa volta visitare le cave di Monte Massi. Le quali sono aperte nel bacino del torrente Raspolino, confluente della Follonica, e questa della Bruna.
Le notizie che vado a darne in questo luogo mi sono state gentilmente comunicate dal Sig. Pitiot.
Nel luogo detto Vado all'Orto era stato aperto il famoso pozzo dimandato il pozzo Toscano. Il quale era stato forato fino alla profondità di 755 br. ½ , ed aveva il suo orifizio elevato di sole 83 braccia sopra il livello del mare. In un altro mio opuscolo ho fatto conoscere la serie degli strati che questo pozzo avea traversati.
In conseguenza delle grandi piogge ed inondazioni che seguirono in tutta la Toscana nell'ottobre e novembre del 1844, il pozzo onde si parla, il quale fino allora era stato costantemente asciutto, fu invaso da inondazioni subitanee così abbondanti che cagionarono in meno di 4 giorni la sua ruina. Ciò che fu una perdita non pure per la Compagnia, ma benanco per la scienza.
Dopo la rovina del pozzo
Toscano, il Sig. Pitiot ha cominciato a farne aprire due nuovi a piccole distanze dal primo, uno de' quali è detto pozzo di Poggio Moretto, e l'altro pozzo S. Andrea.
Il primo è forato alla distanza di 477 braccia dal pozzo Toscano, ed al presente ha la profondità di 100 braccia. A 76 braccia circa dalla sua apertura ha incontrato uno strato di carbone della spessezza di 18 braccia, delle quali 12 sono composte di un carbone puro senza mescuglio, e el altre 6, avvegnachè contengano materie straniere, pure possono essere adoperate per il riscaldamento delle macchine fisse e per altri usi.
Il secondo è alla distanza di 826 braccia dal pozzo Toscano, e di 578 da quello di Poggio Moretto.
La sua profondità è di 169 braccia, ed ha raggiunto il carbone a 119 braccia dall'orifizio.
La spessezza dello strato traversato è di 5 braccia. È stata aperta una galleria alla profondità di 124 braccia secondo l'inclinazione dello strato carbonoso. Più giù a 169 braccia è stata cominciata una galleria orizzontale, la quale sarà addetta ad agevolare i trasporti negli scavi futuri. Ella deve raggiungere lo strato di carbone a 70 braccia di distanza dalla luce del pozzo.
Il taglio di questo pozzo mostra la seguente successione di strati:

Argilla indurita.........................97 braccia
Calcare conchiglifero.................22
Carbone...................................5
Gomfolite ofiolitica..................24
Calcare conchiglifero................. “ ½ br.
Gomfolite ed arenaria................4
Argilla....................................11
calcare conchiglifero.................2
Arenaria e gomfolite ofiolitica....4 1/2
Scisti dell'alberese

Gli scavi che ora si fanno ne' due pozzi su nominati sono diretti a ridurre i lavori sotterranei nella condizione necessaria per potere quanto prima porre mano all'estrazione regolare del combustibile.

(Archivio Walter Scapigliati)



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