Da LUIGI GERBELLA, (1938): Arte mineraria. Volume terzo. Ed. Hoepli.
Capitolo sesto: “Accidenti e misure di sicurezza”

LA PIU' GRANDE SCIAGURA IN ITALIA

Miniera di Cozzodisi e Serralunga in Comune di Casteltermini (Agrigento).

Il giorno 4 luglio 1916 alle ore 13,30 si manifestarono in un cantiere della miniera forti frequenti boati, accompagnati da spostamenti d'aria avvertiti in tutto il sotterraneo.
Al momento del disastro erano presenti in miniera oltre 500 operai, molti dei quali si salvarono con la fuga.
I primi soccorsi furono diretti ad indirizzare gli operai fuggenti e terrorizzati, rimasti al buio in seguito allo spegnimento delle lampade, verso le sicure vie d'uscita.
Le esplosioni di grisou avevano rotto le porte di ventilazione, alterati i circuiti d'aria, ciò, che unitamente alla presenza di idrogeno solforato, rendeva estremamente pericolosi i salvataggi. Nelle opere di soccorso trovarono la morte un sorvegliante, investito dall'idrogeno solforato, e due operai colpiti da uno scoppio di grisou. Boati dovuti a scoppi di gas furono uditi all'esterno fino alla mezzanotte.
Tra gli episodi emozionanti di questo disastro, sono da ricordare; l'uscita dalla solfara di due ragazzi, dopo 40 ore dalla prima esplosione; l'uscita dopo 4 giorni di un operaio, il quale sfuggito alle prime esplosioni, si era riparato in un locale interno della caldaie dove rimase circa due giorni senza rendersene conto; l'uscita dopo 11 giorni, d'un ragazzo, che s'era pure rifugiato nel locale delle caldaie.
Le cause di questo disastro, che costò la vita a 89 operai, sembrano doversi ricercare in assestamenti di vecchi lavori, che hanno prodotto una fuoriuscita di grisou, da zone in frana ove si era accumulato e dal tetto del giacimento fessuratosi in seguito a detti assestamenti.

- Documento gentilmente concesso da Elena e Walter Scapigliati -

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