VECCHIARELLI LERO

Dichiaro che il giorno 4-5-1954 in primo turno mi trovavo in miniera al pozzo Camorra al mio lavoro nella stanza della sega che si trova a circa 50 I dallo scampo di accesso al pozzo n.9.
Circa alle ore 8,30 mentre ero intento al mio lavoro ho veduto un grande bagliore e nel medesimo tempo ho sentito un forte boato, mi trovai a terra e stetti in quella posizione per circa 15 minuti, cioè fino a quando sentii che il respiro era meno affannoso (perché avvenuto lo scoppio la galleria si era riempita di fumo e polvere).
Uscito dalla stanza della sega e dirigendomi a tastoni verso il pozzo 9, mi sono imbattuto in un operaio a terra che si lamentava, cercavo di dargli soccorso, ma non mi fu possibile dato che provai ad alzarlo ma non riuscii e dovetti lasciarlo sul posto. Arrivato allo scambio sopra indicato non vi era più la porta perché lo spostamento dell'aria la deve aver portata con tutto l'altro materiale a bocca di pozzo.
Inoltre dichiaro che la mattina, all'entrata del turno, un compagno di lavoro mi faceva osservare che la colonna del fumo usciva dalla compagnia n.32, ed io facevo rilevare al compagno che già avevo veduto quel fumo la mattina del giorno 3-5-54 dopo circa un'ora che erano stati tolti i due tappi.
I due tappi sono stati tolti verso le ore 10 del giorno 3-5-54. A dirigere i lavori per lo sgombero dei tappi erano il caporal maggiore Semprini Augusto e il capo – servizio Perito Minerario Marcon.
Inoltre, dopo avvenuto lo sgombero dei tappi fu fatta l'inversione dell'aria.
Sicuro di quanto sopra.
Ribolla, 12/5/1954

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