La miniera anno per anno

 
     

1917

Miniera di Ribolla.

Si è proseguito l'abbattimento della lignite della zona n. 1 (Follonica), coltivando massicci di protezione e di testate nella parte Nord ed eseguendo tracciamenti nelle testate verso la parte Sud con ripresa di alcuni tratti incendiati.
È stata esaurita la zona n.5 e presso che ultimato l'esaurimento della zona n. 5-ter.
Nella zona di San Feriolo si sono dovute abbandonare le coltivazioni superiori nella parte già incendiata per lo sviluppo di nuovi incendi e si sono iniziate le coltivazioni della parte inferiore del banco.
Nella zona n. 4 si sono tracciati 6 livelli dal piano inclinato, trovando il banco limitato da faglie tanto che il 4° livello, che è il più sviluppato, raggiunge appena metri 85 tra le faglie ad Est e ad Ovest del piano inclinato.
A circa metri 100 a Nord – Ovest della zona n. 4 si è aperta una nuova sezione o zona n. 6 con una discenderia diretta circa verso Sud per esplorare il banco di lignite rintracciato a 12 metri di profondità con un sondaggio a mano.
Nella zona n. 2 sono continuati i tracciamenti e si è ultimato l'approfondimento del pozzo n. 2 (metri 203); alla base di esso s'iniziò il tracciamento di una galleria contro – banchi verso Est ed a metri 100 di profondità una galleria verso Nord che dovrà comunicare col lembo inferiore Est della zona n. 1 non ancora coltivato.
Nella zona n. 3, oltre a qualche galleria di tracciamento, si è ultimata la coltivazione della parte più alta e si è iniziata la coltivazione della metà dello strato verso tetto nei livelli sottostanti.
Nella zona centrale il pozzo Cortese è stato vuotato fino al 5° livello e la discenderia operai è stata riaperta nel pilastro di protezione della vecchia discenderia fino al 3° livello.
Durante l'anno vennero eseguiti 16 sondaggi (complessivamente metri 930.95), dei quali 6 soltanto attraversarono lo strato, gli altri furono negativi.
È stato ultimato l'impianto per agglomerare il minuto (granellino) sotto forma di ovoli.
Esso consta di sue sezioni gemelle delle quali una completa, mentre nell'altra manca la pressa – formatrice degli ovoli.
La sezione completa consta: di un frantoio della pece, di un mescolatore del granellino colla pece, di un apparecchio a vapore surriscaldato per il riscaldamento della miscela e della pressa – formatrice.
La potenzialità di questa sezione nelle 10 ore di lavoro è in media di circa 50 tonnellate di ovoli, con 14 operai e con una forza motrice di 70 HP.
Questa sezione è entrata regolarmente in funzione dal 1° giugno 1917.

Miniera di Casteani.

Durante l'anno sono stati eseguiti altri sei sondaggi, per un totale di metri 990 di foro.
Tre di essi ebbero esito favorevole, avendo attraversato il banco rispettivamente da metri 145.50 a 149.50, da metri 131.20 a 133.90 e da metri 100 a metri 100.20.
Questi risultati dimostrano che nella miniera di Casteani da quando s'incominciò a lavorare, intorno al 1860, sino al 1908, data dell'ultima sospensione dei lavori, non si era esplorata che una piccola zona dell'ampio bacino miocenico ben delimitato da colline e montagne eoceniche, e che l'esistenza del banco, sia pure discontinuo e lenticolare, in tal modo constatata, dà affidamento che venga tosto ripresa la coltivazione con nuovi pozzi di attacco come è stato fatto nella vicina miniera di Ribolla.

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