La miniera anno per anno

 
     


1905

Miniera di Montemassi o Ribolla.

I lavori quest'anno furono più specialmente spinti verso Poggio Moretto all'estremità orientale del giacimento lignitifero fin qui riconosciuto dove si rinvenne un tratto di banco lignitifero della potenza di m. 14.
A questi lavori venne dato il nome di Miniera San Feriolo.
Questo tratto di banco riconosciuto per circa m. 120, è quasi verticale ed ha una direzione NS, mentre il giacimento di Montemassi posto ad ovest di San Feriolo, per una lunghezza di oltre un chilometro, è diretto circa est-ovest.
La scoperta di questo lembo di banco ha una importanza grandissima perché venne a rilevare che in quel punto il banco non cessa per naturale assottigliamento, come fin qui si è creduto, ma perché una grande frattura ha staccato la parte più orientale del giacimento portandola più a N, per cui è dimostrato che solo con ricerche poste più a N si potrà incontrare la continuazione del banco.
Questa scoperta ed i rilievi geologici fatti dall'ingegnere V. Novarese in questa località, dimostranti come le colline di Cintoia, Poggio Piero, le quali limitano ad oriente il piano di Ribolla, sono in parte della stessa età ed in parte più recenti del terreno lignitifero, vengono a stabilire che il bacino lignitifero di Ribolla si estende per molti chilometri contrariamente a quanto si è supposto fin qui, che cioè l'estensione fosse limitata a circa due chilometri, come risulta da una carta geologia fatta dall'ingegnere Costantino Haupt che fu direttore di quella miniera.



Indietro