La miniera anno per anno

 
     



1900

Miniera di Tatti o Casteani

Già accennai come in questa miniera, abbandonata nel 1898, come esaurita, venne all'anno 1899 ripreso il lavoro, per abbattere alcune ristrette zone di banco lasciate intatte, delle quali si conosceva l'esistenza.
Ultimamente si volle tentare una ricerca per accertarsi se effettivamente lo strato non estendevasi oltre i presunti limiti del giacimento.
Non si era persuasi che il giacimento si limitasse solo alle parti già coltivate formanti ristrette zone isolate, separate da intervalli sterili, perché in generale i giacimenti di lignite italiani ed il giacimento analogo di Ribolla si presentano sempre sotto forma di lembi interrotti solo per effetto di grandi rigetti sofferti da banchi in origine regolari e continui.
Venne fatta una ricerca per indagare la zona sterile e si fece l'importante scoperta
che in detta zona sterile larga da m. 50 a 80 nel senso della pendenza e lunga metri 250, rappresentanti la direzione del banco, esiste invece il giacimento lignitifero in tutta la sua potenza di metri 6.
Si riconobbe cioè che a motivo di un rigetto fra i due lembi di banco già coltivati, ne esisteva uno intermedio, non prima conosciuto, per cui si credette che a Casteani il bacino lignitifero avesse una interruzione, o meglio fosse formato di due bacini isolati.
L'avere ritrovato questa estesa striscia di banco, intermedio ai due già conosciuti, porta a sperare che anche l'interruzione del banco avvenuta in profondità, la quale fece credere alla fine del giacimento e consigliò la chiusura della miniera, non sia che un rigetto analogo a quello citato precedentemente e che oltrepassato il rigetto si possa incontrare il prolungamento del giacimento in profondità.
La miniera di Casteani ha perciò motivo per sperare un prolungo non breve di vita.

Miniera di Montemassi o Ribolla

Nel corso dell'anno si è completata l'escavazione del lembo di banco posto ad ovest del pozzo nuovo fra il 2° e 3° piano e si è iniziata l'escavazione della parte est allo stesso piano.
Si è condotto a termine la ricostruzione della galleria di traversa che dal fondo del pozzo va al banco lignitifero.
A motivo delle gravi difficoltà che si presentano in queste miniere pel mantenimento delle gallerie dirette, scavate nel banco lignitifero a causa delle grandi pressioni che soffrono le armature, succede che il carreggio devesi di frequente interrompere per le continue riparazioni e questo inconveniente, che sconcerta tutto il lavoro, andrà sempre più accentuandosi a misura che i cantieri si troveranno più distanti dal pozzo d'estrazione.
Per ovviare a tutto ciò, ad ogni piano si iniziò lo scavo di una galleria diretta, al muro, seguendo il piccolo strato lignitifero che sta sottostante al grande strato in coltivazione.
Queste gallerie di carreggio al muro, rivestite in muratura, hanno i seguenti vantaggi:
1° di potere accedere ai singoli cantieri senza che il carreggio possa essere interrotto;
2° di potere facilmente isolare le parti che eventualmente si incendiassero.
Si spera con ciò, di non andare più incontro alle gravi perdite subite nella coltivazione della parte di banco lignitifero posta superiormente al 2° livello.
Tali gallerie del muro, sono attualmente spinte avanti alacremente tanto ad est come ad ovest del pozzo e in tutti i piani.
A San Feriolo le ricerche progrediscono pochissimo, causa la deficienza del personale.
È da ricordare come per il grande sviluppo dei lavori minerari del Massetano, si rese difficile l'arruolamento dei minatori.

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