La miniera anno per anno

 
     

1934

Miniera di Ribolla.

Società Montecatini.

Sezione Nord.
A quota -52 s/m si esaurirono residui di banco adiacenti a vecchie ripiene di tagli montanti.
Il maggiore sviluppo delle coltivazioni si ebbe nel massiccio di lignite picea compreso fra i livelli -56 s/m e -76 s/m.
La coltivazione del banco di lignite si svolge per fette orizzontali, alte m 2, prese successivamente dall'alto verso il basso. Ogni fetta orizzontale viene abbattuta con tagli larghi circa m 2,25 allungati in direzione.
I vuoti lasciati dalla lignite vengono colmati con terreno alluvionale, argilloso, proveniente dall'esterno.
Prima di procedere alla ripiena, si stendono sul suolo dei tondini e degli infascinati, i quali poi costituiscono il cielo nella coltivazione della fetta sottostante.
Il banco essendo potente circa m 6, dà luogo a fette orizzontali di lignite larghe circa m 10, e quindi si richiedono 4 tagli in direzione.

Sezione Sud.
Qualche residuo di coltivazione vi fu fra i livelli -130 s/m e -138 sul livello del mare; ma i maggiori lavori si svolsero fra i livelli -138 s/m e -154 s/m.
I lavori di manutenzione in entrambe le sezioni sono notevolissimi causa le forti pressioni alle quali mal resiste il legname di armamento.
Trattandosi di miniera grisuotosa, vennero usate le solite lampade di sicurezza a benzina, con chiusura ermetica.

Miniera Poggio alla Foglia.

Eredi E. Malfatti e ing. G. Bortolani.
Si continuarono gli scavi produttivi sopra il livello 40 s/m (nel precedente rapporto tale livello è inesattamente indicato con la quota 350 s/m desunta da vecchi piani), abbattendo la lignite per successive fette inclinate, dello spessore di m 2, parallele alla stratificazione, e procedendo da letto verso tetto.
Come lavoro preparatorio per le future coltivazioni, fu prolungata la discenderia interna di estrazione dal livello m 40 s/m al livello m 33 s/m, seguendo l'inclinazione del banco di lignite.
A quest'ultimo livello si seguì il banco in direzione per circa m 50.


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